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La nostra voce sul Diritto d’Autore in Commissione alla Camera


Martedì 14 settembre l’Associazione Autori di Immagini è stata invitata, in rappresentanza di tutta la categoria degli illustratori e dei fumettisti italiani, a far sentire la nostra voce sul Diritto d’Autore davanti alla Commissione Cultura della Camera dei Deputati.

Il nostro presidente Flavio Rosati è intervenuto in un’Audizione davanti alla Commissione incaricata di esaminare, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge C. 1305 Battelli, C. 1735 Lattanzio e C. 2716 Vacca, la liberalizzazione della gestione dei diritti d’autore e la creazione di un mercato che vada a sostituire la SIAE, permettendo al Parlamento di attuare le Direttive UE sul Diritto D’Autore (Direttiva UE 2019/790 ).

Le proposte che abbiamo portato all’attenzione del governo sono il primo grande risultato della rete di cooperazione che vede coinvolte realtà come Strade, Acta, MeFu.

GLI OBIETTIVI
Abbiamo cominciato col sottolineare come la creazione di un libero mercato per la gestione dei diritti d’autore debba partire dal fatto oggettivo che, nel mondo dell’editoria e non solo, gli autori sono la parte debole.
Il nostro lavoro è caratterizzato da un forte precariato, redditi bassi e totale assenza di un sistema di welfare. Ciò detto quello che preme a noi, in merito alle tre proposte di legge in discussione, è il fatto che venga garantita:
a) una rappresentanza degli autori nella Agenzia di Controllo sul nuovo mercato dei diritti;
b) l’effettiva presenza di interventi per la tutela della nostra categoria;
c) l’inquadramento giuridico per illustratori e professionisti del fumetto.

Nel dettaglio:
A. Presenza degli autori nella nuova Agenzia di Controllo. Nella costruzione di una agenzia di controllo per la tutela del mercato dei diritti, tra i membri selezionati per la sua gestione, deve essere prevista una quota destinata a professionisti appartenenti al mondo degli autori, che abbiano maturato nello specifico una esperienza sul Diritto d’Autore. 
In questa fase di costruzione di un nuovo sistema nazionale, è essenziale che venga ascoltata la nostra voce e che l’esperienza di noi autori venga usata per garantire una crescita sana di questo mercato.
É necessario anche che vi sia un uguale attenzione per ogni tipologia di autore: attualmente gli appartenenti al mondo musicale godono di vantaggi che noi illustratori, fumettisti ed animatori ci sogniamo.

B. Redistribuzione dei Fondi Non Ripartiti. Facendo riferimento alla Proposta di Legge Lattanzio, sulla gestione dei fondi relativi alla riprografia (fotocopie) e prestito bibliotecario, ci uniamo al lavoro fatto da Strade CGIL, evidenziando la necessità di una redistribuzione più oculata ed efficace dei fondi non ripartiti per interventi di tutela per la nostra categoria di autori di Immagini come borse di studio, sussidi al reddito ed altre iniziative per sostenere il lavoro di illustratori, fumettisti ed animatori.

C. Nuovo inquadramento giuridico. Facendo riferimento invece alla Proposta di Legge Vacca, sul nuovo inquadramento giuridico della figura del Disc Jokey, chiediamo venga applicato lo stesso trattamento agli illustratori e ai professionisti del fumetto. 
Il 19% dei lettori italiani si concentra nella fascia 0-15 anni. Il settore dei libri per bambini e ragazzi è il secondo segmento di maggior peso (per fatturato) del mercato di varia (dopo la fiction) e il primo per l’export dei diritti (ben il 39% dei diritti italiani venduti complessivamente dall’Italia viene da qua). Il mercato dei fumetti in Italia vale oggi tra il 2% e il 6% dell’intero settore editoriale. Il 2020 è stato l’anno che ha visto un graphic novel, Lyon: Le storie del mistero di Davide Costa e Emanuele Virzì, posizionarsi tra i 10 libri più venduti in Italia.

Vista l’importanza del nostro lavoro nella costruzione della cultura italiana e della creazione di nuove proprietà italiane da esportare nel mondo, si necessita una definizione più accurata dei nostri ruoli all’interno della legge.

Un punto di partenza a nostro avviso c’è già: nel giugno del 2013, è stato depositato un disegno legge dei senatori LONGO, NENCINI e BUEMI per il riconoscimento delle varie figure professionali che lavorano nel fumetto industriale, dove cooperano più autori come sceneggiatori, disegnatori e coloristi, ognuno di loro destinatari legittimi dei diritti d’autore. Da qui, a nostro parere, si può partire per un nuovo inquadramento giuridico della nostra categoria.

La necessità di porre le basi di un mercato più sano e forte rischia di collassare a causa di lacune presenti nella legge 22 aprile 1941. Negli ultimi decenni la suddetta legge, all’interno della filiera del mondo dell’editoria, viene sempre più spesso non applicata.
Gli autori di immagini si trovano costantemente nella situazione di firmare contratti di lavoro dove gli articoli della legge sul diritto d’autore vengono arginati a tutela della parte forte: gli editori.
Su questi presupposti nessun nuovo mercato sarà davvero efficace nella redistribuzione dei compensi.

IN SINTESI
Facendo riferimento alla Direttiva europea del 17 aprile 2019 sul diritto d’autore, evidenziamo sinteticamente alla Commissione Cultura le direttive da attuare e da rendere VINCOLANTI e non derogabili:

1) remunerazione adeguata e proporzionata al valore economico effettivo o potenziale dei diritti concessi: oggi gli editori impongono sempre più un pagamento forfettario ampiamente al di sotto del reale guadagno che spetterà all’autore;
2) obbligo di trasparenza sulle modalità di sfruttamento dei diritti e sui proventi maturati;
3) meccanismi di adeguamento contrattuale, specialmente dove i compensi pattuiti siano ampiamente al di sotto dei reali proventi maturati dall’opera;
4) procedure di risoluzione alternative delle controversie extragiudiziale: le spese legali scoraggiano molti autori, che hanno un reddito mediamente basso, dal far valere i propri diritti;
5) diritto di revoca sulla cessione dei propri diritti;
6) riduzione limiti massimi del contratto di cessione da 20 a 10 anni;
7) fissare una percentuale minima da non oltrepassare sul prezzo di copertina da destinare agli autori di immagini (non sotto il 10%);
8) costruzione in commissione di un tavolo permanente di confronto con gli autori teso all’aggiornamento e al miglioramento constante della legge sul diritto d’autore.

A nostro avviso questa è davvero una estrema sintesi delle falle da sistemare affinché il nuovo mercato sulla cessione e gestione dei diritti possa restare in piedi.

INFO
Guarda il video dell’intervento di AI alla Camera

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