Carrello (0)
Prodotti: 0
Subtotale: 0,00 
Vedi Carrello Pagamento

Notizie


La cultura non si lottizza


Autori di Immagini sostiene gli allievi del Centro Sperimentale di Cinematografia: la cultura non si lottizza.

Diamo spazio ad un fatto grave che ci è stato segnalato dal gruppo Storyboard e che manifesta la determinazione del nuovo governo di voler gestire a senso unico tutte le forme di comunicazione, cultura e formazione.

La Lega ha presentato un emendamento al decreto Giubileo, che prevede la sostituzione degli attuali Organi del Centro Sperimentale di Cinematografia con un nuovo Consiglio di Amministrazione ed un nuovo Comitato Scientifico, nonostante manchino quasi due anni alla naturale scadenza degli organi direttivi.

Il CdA, già ora a nomina ministeriale (Ministero della Cultura), ha finora mantenuto la sua autonomia, chiamando a far parte del Comitato Scientifico esponenti del mondo dello spettacolo e del cinema di chiara fama, anche internazionale, senza che fosse conteso e suddiviso tra i vari ministeri (non solo quello della Cultura). Il nuovo sistema di fatto, a nostro parere, ne esautora poteri e figura.

Questa decisione prevarica lo Spoils System, cioè il modello fiduciario di selezione dei dirigenti pubblici da parte del vertice politico, mutuato dall’ordinamento anglosassone, e che notoriamente viene adottato in aziende statali, perché colpisce il percorso formativo, la cultura e non tiene conto dei tempi e del percorso didattico della scuola cinema.

Inoltre il nuovo comitato scientifico, d’ora in poi a nomina ministeriale (Ministero della Cultura, Ministero dell’Istruzione e Ministero dell’Economia), sarà una sovrastruttura destinata a creare nuove poltrone e nuovi compensi e che, è facile immaginare, imbriglierà il CdA e la direzione del CSC.

La notizia ha subito provocato le proteste di allievi ed ex allievi del Centro, nonché di tutti coloro che difendono l’autonomia della formazione artistica, in particolare del CSC.

In una lettera il CdA e la Presidente Marta Donzelli annunciavano le dimissioni anticipate come atto di protesta in caso di approvazione dello stesso.

Alla lettera gli studenti avevano fatto subito seguire un incontro con le parti in causa, che aveva raccolto il nostro pieno sostegno, in aggiunta a quello di numerose associazioni professionali del cinema e dell’audiovisivo.

Il 3 agosto il Senato, senza tener conto delle richieste degli allievi del CSC, ha approvato l’emendamento  e il CdA è stato sciolto con oltre 18 mesi d’anticipo.

Che dire? Una brutta notizia.

 

PER APPROFONDIRE

Presentazione degli ambiti di lavoro del CSC
Guarda lo statuto finora vigente (articoli 4-5-6-7 sugli organi della scuola)
Leggi l’articolo del Corriere della Sera